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Uomini e salute mentale. Perché non se ne parla.

La salute mentale maschile è argomento tabù in una società che pretende uomini forti come rocce. Molti considerano la donna più vulnerabile psicologicamente mentre studi recenti dimostrano l’opposto. Imbarazzo, preconcetti e stereotipi impediscono agli uomini di chiedere aiuto. Che cosa fare?

Uomini e salute mentale.

Per molti uomini è difficile parlare di salute mentale a causa dello stigma su questo tema, una censura imposta da uomini e donne, per cause legate al cambiamento dell’immagine dell’uomo nella mente collettiva durante i secoli.

In tanti esitano ancora ad affrontare l’argomento, nonostante è dimostrato che problemi riguardanti la sfera mentale possono essere altrettanto critici per gli uomini quanto per le donne.

Il problema a livello mondiale è più grave di quanto sia percepito. Siamo già al punto in cui è necessario abbattere il muro del silenzio che impedisce ai maschi di cercare l’aiuto di cui hanno bisogno per salvare più vite.

E non possiamo attribuire la responsabilità a un motivo specifico. Le arti figurative, in questo, hanno avuto un peso decisivo.

Persino scultori e pittori antichi non potevano immagine che la raffigurazione del corpo maschile, pur mutando nel corso della storia, avrebbe influenzato l’idea di come il vero uomo dovrebbe essere, se non altro nel mondo occidentale.

Le ragioni del silenzio

Sono diversi i motivi a causa di quali la salute mentale maschile non è discussa apertamente oppure resta marginale tra i temi trattati dai mezzi d’informazione:

  • Preconcetti sull’immagine del maschio. Per molti uomini parlare della loro salute mentale significa danneggiare la loro virilità.
  • Predominio del maschilismo. La presunta superiorità dell’uomo nei confronti della donna trova in entrambi i generi ampio consenso. Il potere maschile e la necessità di proteggerne le basi sulle quali si fonda, ha creato lo stigma che impedisce agli uomini di affrontare serenamente le questioni riguardanti la propria salute mentale e, in genere, quella dei loro simili, allo scopo di mantenere il tema sotto silenzio.
  • Educazione ricevuta. Fin dai primi anni di vita, maschi e femmine sono separati concettualmente e, in molti paesi anche fisicamente nelle attività svolte in comune, stabilendo quindi la loro appartenenza a generi isolati da norme sociali.
  • Stereotipi di genere. Gli uomini sono spesso percepiti come capaci di gestire qualsiasi problema da soli, il che rende difficile per loro chiedere aiuto per problemi di salute mentale.
  • Vere o presunte pressioni culturali che richiedono agli uomini di essere emotivamente forti e stoici: questo significa che molti uomini tendono a soffocare o a negare i loro sentimenti.
  • Mancanza di informazione e di risorse. Le risorse per gli uomini che cercano aiuto per problemi di salute mentale sono poche cosicché spesso adolescenti e maschi adulti non sanno come e dove cercare supporto.

Salute mentale, le differenze fra uomini e donne.

Secondo l’ubicazione geografica, in termini di dati, gli studi suggeriscono che gli uomini europei sono meno inclini a cercare aiuto per problemi di salute mentale rispetto alle donne.

Inoltre, gli uomini sono più propensi a sviluppare disturbi mentali correlati all’uso di sostanze come alcol e droghe.

I problemi di salute mentale comuni tra gli uomini, come la depressione e l’ansia, tendono ad essere più gravi e cronici rispetto alle donne.

La ricerca ha dimostrato che questi problemi possono iniziare nell’infanzia e condurre a un percorso oscuro che, nell’adolescenza, può sfociare nell’abuso di sostanze e comportamenti che generano dipendenza e si cronicizzano nell’adulto come, appunto, alcol, droghe e tabacco, ma anche il gioco d’azzardo, Internet, i videogiochi, la pornografia, il cibo, il sesso, il lavoro, gli acquisti compulsivi, il fitness ed ogni comportamento compulsivo e involontario che, sovente, la società considera “normale”.

Nelle megalopoli e, sempre più anche nei centri urbani minori, uno stile di vita improntato al consumo più sfrenato che trasmette la convinzione di poter soddisfare bisogni di ogni genere, si contrappone al senso di isolamento che le persone provano nella quotidianità.

[ Ho già menzionato il fenomeno degli hikikomori nel post Apatia e insoddisfazione. La Mindfulness viene in aiuto. ]

Nonostante siano circondati dalla moltitudine umana più diversa, milioni di individui sperimentano una solitudine profonda e la completa mancanza di connessione con coloro che li circondano.

Ciò può portare a effetti negativi sulla loro salute mentale, tra cui le già citate depressione e ansia ma anche senso di disperazione.

Il ritmo frenetico della vita in città, la pressione per soddisfare le attese della società e gli obblighi finanziari, divenuti il peso più soverchiante, creano una sensazione di essere sopraffatti e disconnessi e, infine, una miscela esplosiva che si trasforma in vere e proprie malattie.

Per questo è importante prendersi cura del proprio benessere mentale. È decisivo impegnarsi in attività che possono essere svolte autonomamente come la meditazione, ma anche in discipline sportive da fare in casa o all’aperto, da soli o in compagnia, cercando il supporto di amici, familiari o professionisti della salute mentale quando necessario.

In parole povere: è fondamentale vivere consapevolmente.

Invece, tanti uomini e donne, agiscono inconsciamente, senza badare agli effetti che le loro scelte hanno sulla loro routine quotidiana e sulla vita di chi gli sta accanto.

Disattenzione o mancanza di amor proprio?

Come operatore shiatsu, quando approfondisco l’indagine sullo stile di vita delle persone scopro che, sovente, hanno comportamenti a dir poco irresponsabili.

In estate molti dormono con il ventilatore puntato sulla faccia e l’aria condizionata a temperature eccessivamente basse, ma lamentano di non dormire bene e svegliarsi col mal di schiena o il collo bloccato.

Condividono il letto con cani e gatti, dormono in posizioni dannose pur soffrendo di dolori alle articolazioni o artrosi; cenano male e a notte fonda e si addormentano subito dopo ma ricorrono a farmaci di ogni sorta per risolvere i loro problemi digestivi, di gonfiore intestinale, meteorismo, insonnia, ecc.

Pochi si rendono conto che tra le cause che scatenano ansia, depressione, stanchezza cronica, tristezza e rabbia c’è l’insonnia. Infatti, la maggioranza è persino restia a parlare di insonnia, nonostante l’abitudine a dormire poco e male.

Dalla mancanza di un sonno ristoratore a sviluppare disturbi legati a uno stato di preoccupazione, ansia, conflitto interiore e condizioni mentali il passo è breve.

Come riporta il sito della Fondazione Veronesi, si è passati da considerare l’insonnia effetto di malattie mentali a con-causa. Un cambiamento importante che “emerge da uno studio dell’Università di Oxford pubblicato da The Lancet Psychiatry. I ricercatori dello Sleep and Circadian Neuroscience Institute si sono avvalsi di un ampio studio … per arrivare alla conclusione che curando l’insonnia si ha un miglioramento nei problemi psichiatrici.

Cosa può fare la Mindfulness per la salute mentale.

La Mindfulness ha dimostrato di avere effetti positivi sulla salute mentale, inclusa la riduzione dello stress, dell’ansia e della depressione e il miglioramento del benessere.

Tuttavia, non va considerata un metodo per essere più efficienti o per allenare la mente a sopportare lo stress e ritmi di lavoro più serrati, perché la società tende a favorire chi dimostra queste capacità.

Come oramai è noto, la pratica costante della Mindfulness, implica prestare attenzione al momento presente in modo non giudicante e accettante.

Per gli uomini, praticare uno stile vita improntato alla consapevolezza può essere particolarmente utile nell’affrontare i problemi di salute mentale.

Imparare a rallentare può portare benefici non solo al ruolo maschile nell’ambito familiare ma a tutto l’ambiente domestico.

Perciò è fondamentale che gli uomini imparino a diventare più presenti nel momento e coltivare un senso di pace interiore e calma, specialmente se vivono in un contesto urbano enormemente stressante che può portare alle conseguenze sulla salute mentale e fisica che tutti conosciamo.

Esistono vari modi per fare pratica di Mindfulness, tra i quali la meditazione occupa il primo posto. Durante le attività quotidiane possiamo incorporare la pratica di consapevolezza nella pausa pranzo, quando camminiamo per spostarci da un luogo all’altro ma anche quando camminiamo sul posto di lavoro.

È importante comprendere che essere consapevoli sul posto di lavoro significa, prima di ogni altra cosa, prestare la massima attenzione al momento presente, al compito che stiamo svolgendo, ai gesti delle nostre mani, alla postura. Coltivare la consapevolezza sul lavoro non fa entrare in uno stato di immobilità e vuoto mentale. Tutto l’opposto.

Essere consapevoli sul lavoro vuol dire essere esattamente dove siamo, in uno stato di calma concentrazione, di vigile calma interiore che permette di essere pronti per ogni evenienza.

In conclusione, impegnarsi regolarmente nel vivere consapevolmente può aiutare gli uomini e non solo, a migliorare la loro salute mentale e il loro benessere generale. Il primo passo è iniziare a riconsiderare tutti gli stereotipi sulla virilità e la figura del maschio in una società che lo vuole indistruttibile, fisicamente e mentalmente.

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Operatore e Insegnante di Shiatsu I.R.T.E.
Istruttore A.I.M. di protocolli mindfulness based (MBSR) per privati e aziende.

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