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Impara la meditazione con Franco Battiato

Se non hai mai provato interesse verso la meditazione, prova a leggere un brano tratto dal libro-intervista che racconta la vita e la carriera di Franco Battiato. Contiene anche le sue considerazioni sulla meditazione.

Impara la meditazione con Franco Battiato

Pochi non hanno canticchiato una canzone di Franco Battiato al volante o sotto l’ombrellone. Da Cuccurucucù a Centro di gravità permanente, da Bandiera bianca a La cura, solo per inquadrare la poliedricità di un artista unico che ha esplorato diversi generi musicali e temi attraverso la sua lunga carriera.

Tra questi temi, la spiritualità è stata sicuramente una delle costanti più rilevanti.

Battiato ha sempre dimostrato un grande interesse per la filosofia, la metafisica, la religione e la mistica, e questi interessi si sono riflessi spesso nella sua produzione artistica.

Nella sua opera, Battiato ha utilizzato spesso simbologie e riferimenti religiosi, citando testi sacri e culture orientali lontane geograficamente e nel tempo.

In alcune interviste, Battiato ha parlato apertamente della sua ricerca spirituale e del suo interesse per la meditazione e altre pratiche spirituali.

Ha affermato di non appartenere a nessuna religione specifica, ma di considerarsi un ricercatore spirituale libero, che cerca la verità attraverso l’esperienza personale.

Tra le diverse forme di spiritualità associate alle sue canzoni, non possiamo dimenticare il sufismo, una corrente mistica dell’Islam che pone l’accento sull’esperienza diretta della divinità attraverso pratiche spirituali come la meditazione e la danza.

Battiato ha citato spesso riferimenti al sufismo nella sua opera, in particolare nella canzone “Up Patriots to Arms”, dove fa riferimento alla figura di Rumi, uno dei poeti e mistici più importanti del sufismo.

In questa canzone, Battiato utilizza termini e simboli del sufismo, come la “tariqa” (la via mistica) e il “derviscio” (il praticante sufista).

Ho volutamente fatto questa breve introduzione per prepararti a leggere un brano tratto dal libro-intervista Tecnica mista su tappeto. Conversazioni autobiografiche con Franco Pulcini, EDT, 2021.

È un estratto nel quale Franco Battiato parla dello studio del Sé e dell’importanza dell’attenzione sul proprio corpo e sulla vita quotidiana come preparazione alla meditazione.

Il paragone tra lo studio del proprio corpo e l’apprendimento di uno strumento musicale, illustra in modo semplice ma efficace come sia necessario esercitarsi e acquisire una conoscenza pragmatica e progressiva delle parti del corpo.

Inoltre, sottolinea l’importanza del rilassamento muscolare e mentale come base per la meditazione.

L’insegnamento che possiamo ricavare da questo breve brano è che la meditazione richiede una preparazione adeguata e che l’attenzione al proprio corpo e alla vita quotidiana può aiutare a raggiungere uno stato di rilassamento e consapevolezza necessario per la meditazione.

“Lo studio sul cosiddetto Sé è lungo e vario, perché ogni scuola ha una sua regola. Diciamo che è un po’ come imparare a suonare il pianoforte: solo che la scuola preparatoria di pianoforte e gli esercizi adatti sono più noti di quelli necessari per lo studio del proprio corpo. […] La meditazione è uno studio simile a quello di uno strumento.

Bisogna arrivare a una conoscenza pragmatica e progressiva delle parti del proprio corpo. Si realizzano esercizi di attenzione sugli arti, si approfondisce il proprio Sé, si esercita un’attenzione costante su ogni particolare della vita quotidiana, anche su quelli apparentemente meno importanti.

Diventa importante essere coscienti dell’apertura di una porta o del fatto di tenere in mano la cornetta del telefono, avere una doppia coscienza quando si parla, essere coscienti di essere, di quello che si dice, dei gesti che accompagnano le azioni.

Tutto questo è puro addestramento, un piccolo gioco rispetto alla coscienza di sé: sono piccoli esercizi che portano a giocare con il corpo, come succede con uno strumento.

Questa preparazione serve alla meditazione. Quando ci si mette in uno stato meditativo, bisogna avere tutti i muscoli del corpo rilassati.

Tutti i giochini descritti servono a fare in modo che il controllo del proprio corpo sia avanzato, libero da qualsiasi tensione, muscolare o di altro genere. A quel punto la meditazione può cominciare da una base dignitosa. La meditazione è uno stato di assoluto rilassamento. Ci sono persone che riescono a fermare anche i pensieri, ma questo non è importante.

È invece importante allontanarsi dal circolo meccanico dei pensieri: esserne fuori, osservarli come si osserva un fiume senza farsi trascinare dalla corrente. Da quel punto in avanti, per ogni persona che si appresta a fare meditazione, il campo metafisico di questa frequenza cambia”.


Immagine: dalla copertina del libro: Tecnica mista su tappeto. Conversazioni autobiografiche con Franco Pulcini, EDT, 2021.

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Operatore e Insegnante di Shiatsu I.R.T.E.
Istruttore A.I.M. di protocolli mindfulness based (MBSR) per privati e aziende.

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